LA TERAPIA cON FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI

Si Ricorda lo Scopo Fondamentale Dell'uso Delle Statine?

Ricapitolando, le statine aumenterebbero il rischio di patologia cardiovascolare in alcuni pazienti, senza peraltro che questo sia l'unico effetto avverso ipotizzato e convalidato. «Questi risultati sono clinicamente rilevanti per i 3 milioni di pazienti che in Italia sono affetti da diabete di tipo 2 e che hanno un rischio da 2 a 5 volte più grande di scompenso cardiaco e malattia cardiovascolare rispetto ai soggetti non diabetici», ha affermato Stefano Del Prato, direttore dell'Unità Operativa di Malattie del Metabolismo e Diabetologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa. Uno studio ha esaminato leffetto di un duplice blocco del sistema renina-angiotensina mediante aggiunta di un antagonista del recettore dellangiotensina II al trattamento con un Ace inibitore, nei pazienti con diabete di tipo 2 e nefropatia. Negli anellidi come il lombrico, troviamo il primo tipo di sistema circolatorio chiuso. Non bisogna dimenticare inoltre che tutte le attività aerobiche di resistenza possono potenziare il sistema immunitario. Il trucco usato è elementare perché si dà una definizione dell'attività ludico motoria non sostanziale ma puramente formale: è attività ludico motoria ogni attività sportiva, anche quella svolta in proprio in camera da letto!

In una fase più avanzata, quando le piastrine vanno incontro all'aggregazione irreversibile con perdita della identità cellulare, si ha dismissione di prodotti immagazzinati-nei granuli densi tra i quali i nucleotidi, la serotonina, il trombossano A2, e di enzimi lisosomiali con attività endotelio-lesiva. Questo sangue, detto venoso, è povero di ossigeno e raggiunge il muscolo cardiaco proprio per riossigenersi. Il tempo che intercorre tra la chiusura delle valvole atrio-ventricolari e l'apertura di quelle semilunari viene detto tempo di contrazione isometrica, perché, anche se i ventricoli entrano in tensione, le fibre muscolari non si accorciano. Il periodo compreso tra la chiusura delle valvole semilunari e l'apertura delle valvole atrioventricolari è detto periodo di rilasciamento isovolumetrico, in quanto la tensione del muscolo crolla, ma il volume delle cavità ventricolari rimane invariato. Questi fasci vanno progressivamente ramificandosi, raggiungendo, con le loro ramificazioni, tutto il miocardio ventricolare, dove l'impulso elettrico produce la contrazione del muscolo cardiaco.

Dal nodo seno atriale l'impulso elettrico raggiunge il altace generici ordine nodo atrio-ventricolare, dove subisce un lieve rallentamento e dove si diffonde, seguendo le due branche del fascio di His (ed i loro rami terminali), a tutto il miocardio ventricolare, provocandone la contrazione. Dal nodo atrio-ventricolare origina il fascio di His, che conduce l'impulso verso il basso; il fascio di His si divide in due branche, quella di destra e quella di sinistra, che discendono rispettivamente sul versante destro e sinistro del setto interventricolare. L'atrio destro riceve sangue dalla periferia tramite due vene: la vena cava superiore e la vena cava inferiore. Al contrario, l'atrio sinistro riceve sangue arterioso (ricco di ossigeno) dalle quattro vene polmonari, cosicché, lo stesso sangue possa essere riversato in circolo e assolvere le proprie funzioni: riossigenare e dare nutrimento ai vari tessuti. Il cuore, come i muscoli scheletrici, si contrae in risposta ad uno stimolo elettrico: per i muscoli scheletrici questo stimolo arriva dal cervello attraverso i vari nervi; per il cuore, invece, l'impulso si forma in modo autonomo, in una struttura chiamata nodo seno-atriale, da dove l'impulso elettrico raggiunge il nodo atrio-ventricolare. L'aorta, attraverso successive diramazioni, dà origine a tutte le arterie minori che raggiungono i vari organi e tessuti.

È interessante notare come nel circolo polmonare le vene trasportino sangue arterioso e le arterie sangue venoso, contrariamente a quanto avviene nel circolo sistemico. Nel ciclo cardiaco possiamo distinguere due periodi: la diastole (il periodo di rilasciamento della muscolatura miocardia e di riempimento del cuore) e la sistole (periodo di contrazione, cioè l'espulsione del sangue nel circolo sistemico mediante l'aorta). Quest'ultima quantità di sangue non riveste una particolare importanza in condizioni di riposo; diventa invece indispensabile durante lo sforzo quando l'aumento della frequenza cardiaca accorcia la diastole (cioè il periodo di riempimento del cuore) rendendo più breve il tempo a disposizione per il riempimento dei ventricoli. Durante la fibrillazione atriale (cioè quella condizione in cui il cuore batte in modo telmisartan 20mg acquistare del tutto irregolare) esiste una limitazione funzionale della performance cardiaca, che si manifesta particolarmente durante lo sforzo. La maggior parte (circa il 70%) del sangue che arriva al cuore durante la diastole, passa direttamente dagli atri ai ventricoli, mentre la restante quantità viene pompata dagli atri ai ventricoli tramite la contrazione degli atri stessi, alla fine della diastole. Quando le valvole atrioventricolari si aprono, il sangue fluisce nuovamente dagli atri ai ventricoli ed il ciclo descritto ricomincia. La funzione di queste valvole è quindi quella di consentire lo scorrimento del sangue in un'unica direzione, quella anterograda, impedendo al sangue di tornare indietro.

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